Pasolini. Sguardi d’archivio

  • Autore/Autrice: Carlo Riccardi, Marcello Geppetti, Piero Ravagli, Vittorio La Verde, Mimmo Cattarinich, Ezio Vitale, Mario Bucciarelli
  • Curatore/Curatrice: Identità Fotografiche
  • Data Inizio: 03.11.2025
  • Data Fine: 30.11.2025
  • Dove: Spazio5
  • Indirizzo: Via Crescenzio 99/d
  • Orari: lunedì - sabato 16-20
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 3484814089
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Descrizione Evento:

     

     

    Dal 3 novembre, alle ore 18.00, Spazio5 a Roma inaugura “PASOLINI. Sguardi d’archivio”, una mostra che racconta Pier Paolo Pasolini attraverso le fotografie e i loro archivi, offrendo un ritratto autentico e verificabile dell’intellettuale più controverso del Novecento italiano.

    Il progetto, promosso da Identità Fotografiche, nasce dalla collaborazione tra alcuni tra i più importanti archivi storici del Paese: l’Archivio Riccardi, che con il lavoro di Carlo e Maurizio Riccardi ha documentato Roma e l’Italia dal dopoguerra, e poi gli archivi Ravagli, Marcello Geppetti Media Company, Cattarinich e Italfoto. A questi si aggiungono i contributi di Vittorio La Verde, Mario Bucciarelli ed Ezio Vitale, per una narrazione collettiva che attraversa trent’anni di storia, cultura e società.

    Il percorso espositivo intreccia immagini celebri e materiali inediti, provenienti da negativi e provini d’epoca, organizzati in quattro sezioni tematiche: la Roma di Pasoliniil lavoro tra set e redazionila sfera pubblica e quella privata; e una sezione documentaria dedicata ai fatti del 2 novembre 1975. Ne emerge un ritratto vivido e complesso: il regista e il poeta, l’intellettuale militante, l’uomo che attraversa una città ferita ma in continuo cambiamento.

    La mostra offre anche un nucleo straordinario di fotografie inedite del 2 novembre 1975, provenienti dall’archivio Italfoto di Salvatore Giansiracusa, che restituiscono con rigore storico e senza retorica le ore drammatiche del ritrovamento all’idroscalo di Ostia.

    “Sguardi d’archivio” non celebra un mito, ma restituisce un Pasolini immerso nel lavoro, nelle relazioni e nella sua città, Roma, che ancora oggi ne custodisce la memoria e la ferita.