Fulvia Bernacca. Lasciar crescere l'erba

  • Autore/Autrice: Fulvia Bernacca
  • Curatore/Curatrice: Annalisa Polli
  • Data Inizio: 10.04.2025
  • Data Fine: 02.05.2025
  • Dove: Galleria Gallerati
  • Indirizzo: Via Apuania, 55
  • Orari: lunedì - venerdì 17.00-19.00
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 0644258243
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Servizi: workshop
  • Descrizione Evento:

     

    Quanto misura il tempo dell'attesa? Come si vive, in quel tempo, nonostante tutto?

    La mostra Lasciar crescere l'erba, è la storia di un giardino, di una madre e di una figlia, che improvvisamente, si ritrova a far i conti con una presenza che non c'è, con la malattia e con la mancanza. In un giardino ogni gesto - potare, seminare, irrigare - è un atto di presenza, una promessa di futuro. Ma cosa accade quando la cura si interrompe? Quando la vita impone una pausa e la natura riprende il suo corso senza di noi?

    La mostra nasce da un'esperienza intima e si espande fino a diventare riflessione universale sul tempo, sull'attesa e sul nostro rapporto con il naturale. Durante la malattia di sua madre, la fotografa ha visto il giardino di casa trasformarsi: le erbacce hanno preso il posto dei fiori curati, i sentieri si sono coperti di muschio, gli arbusti hanno seguito il loro istinto selvatico. Quel giardino incolto è diventato il riflesso di un'assenza, ma anche di una vita che persiste, indipendentemente dalla nostra volontà.

    Lasciar crescere l'erba è un atto di resa e, al tempo stesso, di fiducia. Significa accettare che il controllo è un'illusione, che ci sono momenti in cui l'unico gesto possibile è aspettare. Nel giardino abbandonato si cela una bellezza fragile, fatta di resistenza silenziosa: l'erba cresce dove nessuno la osserva, le radici si fanno spazio nel terreno indurito, le foglie si piegano al vento, senza necessariamente spezzarsi.

    Attraverso un linguaggio fotografico sospeso tra il poetico e il documentario, la mostra racconta questa doppia dimensione del giardino: da un lato, il segno tangibile di un'assenza, dall'altro, il simbolo di una lenta ripresa, di amore e forza. La natura segue un tempo che non è il nostro, ignora le urgenze, si lascia attraversare dalle stagioni senza ansia di compimento.

    Le immagini dense di Fulvia Bernacca giocano con dei rimandi tra il corpo della madre, i fiori e gli arbusti del suo amato giardino, con uno sguardo intimo, delicato e struggente. Un filo che ricongiunge la natura, il legame tra madre e figlia, l'attesa e la cura e che ci ricorda che la vita, come un giardino incolto, può fiorire, anche nell'abbandono.

    Annalisa Polli

     

    Fotografa e artista visiva, Fulvia Bernacca sviluppa i suoi progetti con una narrativa personale e intima usando differenti media: fotografia, immagini in movimento, materiali d’archivio, parole, suoni e cucito. La relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente, la connessione con il tempo e la memoria, il collettivo e l’individuale, storie di tradizioni e personali, sono al centro della sua ricerca artistica. Affronta il tema della crisi climatica raccontando le azioni virtuose che si stanno mettendo in atto per cambiare rotta, ed esplora la questione partendo da una visione di profonda connessione tra esseri umani e natura. Nel 2023 pubblica il libro Sereno (con Forward Edition) un progetto sulla figura di suo nonno, il colonnello Edmondo Bernacca. Nel 2021 pubblica Lockdown Portrait Stories (con la casa editrice 89books), una serie di ritratti realizzati tramite webcam durante il periodo del lockdown. Il suo documentario A FRIDDA, storia del Borgo Marinaro di Punta Longa (Favignana, Sicilia) è stato selezionato al Trapani Film Festival 2023 e proiettato al Pigneto Film Festival, Marettimo Film Festival e altri. I suoi lavori sono stati pubblicati, tra gli altri, su D Repubblica, Mare Magazine, Yogurt Magazine, Photo Vogue, Harper’s Bazaar Art China. Ha esposto al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma, Ragusa Foto Festival, Eco Museo Mare Memoria Viva, Palazzo Florio, Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, Fondazione Fotografia Modena, Riaperture Photo Festival. Fa parte del collettivo artistico FrazioniResidue. Vive e lavora tra Palermo e Roma.