Luigi Billi. Flashback opere 1992-2015

dal 19.10.2024 all'01.12.2024

Palazzo delle Esposizioni

  • Autore/Autrice: Luigi Billi
  • Curatore/Curatrice: Patrizia Mania, Nicoletta Billi
  • Data Inizio: 19.10.2024
  • Data Fine: 01.12.2024
  • Dove: Palazzo delle Esposizioni - Sala Fontana
  • Indirizzo: Via Nazionale, 194
  • Orari: martedì - domenica 10-20. L'ingresso è consentito fino a un'ora prima dell'orario di chiusura
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 06 696271
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Servizi: libreria, bar, ristorante, laboratori
  • Descrizione Evento:

     

    A otto anni dalla scomparsa, tanto improvvisa quanto prematura di Luigi Billi (Firenze 1958 - Milano 2016), la mostra, a cura di Patrizia Mania e Nicoletta Billi, ne esplora il percorso artistico, riproponendone le tappe più significative.

    Una narrazione volutamente episodica (per flashback) restituisce, in sintesi, un lavoro sempre sospeso tra memoria personale e collettiva, costellato dal continuo capovolgimento degli  stereotipi culturali, sempre improntato a una straordinaria sensibilità per la texture e la composizione.

    Sono oltre 50 le opere esposte. Dai primi "accartocciamenti" (destinati a diventare cifra ricorrente) che riabilitano, non senza averlo interrogato criticamente, lo scarto dall'immagine di consumo a segno artistico, ai lavori dove si sovrappongono pittura e fotografia, gesto e materia e attraverso i quali l'artista ha di volta in volta indagato la struttura nascosta della natura (Cieli di bosco), le aporie delle immagini (Cara mamma, stiamo tutti beneCaro babbo, siamo tutti mortiEroi) o l'impertinenza della parola (Ho vietato a mio padre di chiamarmi figlio). Opere capaci anche di rivelarsi scopertamente politiche, manifestando, accanto all’inesausta ricerca espressiva, un'altrettanto incessante tensione etica.  

    La mostra offre anche l'occasione di presentare il nuovo sito dell'Archivio Luigi Billi, che da settembre è tornato online all'indirizzo www.archivioluigibilli.it con il duplice obiettivo di diffondere e promuovere l'arte di Billi e di contribuire alla definizione del catalogo generale delle sue opere.

    Nota biografica

    Luigi Billi è nato a Firenze nel gennaio 1958. Consegue a Genova, dove si era trasferita la famiglia, il diploma al Liceo Artistico, per poi far ritorno nella sua città natale: qui si iscrive alla facoltà di Psicologia sperimentale. Questo singolare quanto temporaneo cambio di rotta segnerà profondamente il suo fare artistico: negli anni l’arte di Billi sarà sempre caratterizzata da una ricerca sul valore dell’inconscio, personale e collettivo. Nei primi anni Novanta si trasferisce a Roma, ambiente fertile e vivace che favorirà l’avvio della sua carriera artistica: di importanza fondamentale è l’incontro con il gruppo di Opening, composto da Alberto Vannetti, Patrizia Mania, Lucilla Meloni, Domenico Scudero e Natalia Gozzano. Per tutto il successivo decennio la rivista sarà un punto di riferimento per la vita e le riflessioni di Billi, che ne è uno dei principali animatori. Parallelamente al percorso editoriale, Luigi Billi dà avvio al suo percorso artistico: il linguaggio pop, tratto da fotoromanzi e icone pubblicitarie, è la prima sorgente dei suoi lavori.

    Billi rielabora e fa suo il concetto del ready-made, scavando nei repertori di immagini per svelarne significati inaspettati. In tal senso Billi si pone come un “collezionista”, che assorbe e rielabora il proprio materiale iconografico e testuale per indagare la complessa natura delle relazioni umane. La maggior parte dei suoi lavori si costituisce per serie, su cui ritorna anche a distanza di lunghi periodi: Untitled Kisses (1992 – 1993); Donne (1993 – 1995; 1998); Ho proibito a mio padre di chiamarmi figlio (1996); Hombres (1998); Cara mamma stiamo tutti bene. Caro babbo siamo tutti morti (2000); Eroi (2012 – 2013). A partire dal 1992 la tecnica prediletta diviene quella dello “stropicciamento”: immagini ingrandite e rielaborate vengono in un secondo momento accartocciate e ri-distese in una poetica di “rifiuto e recupero” che diventa la sua cifra distintiva. Accanto all’interesse e l’indagine sulla cultura pop e sull’inconscio collettivo, Billi sviluppa una ricerca sul concetto di “natura”, articolato in serie che indagano le diverse forme del reale e il concetto stesso di naturale: Paesaggi umani (1990); Naturae (2004); Cieli di bosco (2008 – 2012); Domestic Jungle (2012 – 2013). La sua opera viene apprezzata sia in Italia che all’estero: tra le sue esposizioni si ricorda in particolare in Italia la partecipazione alla XII Quadriennale di Roma (1996) e alla LIV Biennale di Venezia (2011) e all’estero la partecipazione alla VIII Biennale del Cairo (2001). Il 2 febbraio 2016 Luigi Billi si è spento fisicamente a questo mondo, lasciando un’eredità vivissima della sua arte e poetica.

     

    Didascalie Opere di Luigi Billi in galleria

    Luigi Billi, Cieli di bosco, 2009

    Luigi Billi. Cara mamma stiamo tutti bene, caro babbo siamo tutti morti. I get a kick out of you, 2000

    Luigi Billi. Donne. Donne tra ori e fiori in cerca di una nuova foglia, 2006

    Luigi Billi. Donne. La Prigioniera, 1993

    Luigi Billi. Donne. Riflessioni storiche, 2008

    Luigi Billi. Ermeneutiche. Roma, Castel Sant’Angelo, 2010

    Luigi Billi. Hombres. Coltello, 1998

    Luigi Billi. Indian soul. Tre ragazzi su fondo rosso, 2011