glossario
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»].
L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di stretta relazione e interdipendenza tra fatti, idee e sim. (tratto da Enciclopedia Treccani)
A cento anni dalla costruzione della prima autostrada italiana, il MAXXI racconta un secolo di viaggi con Italia in movimento. Autostrade e futuro, la mostra che apre al pubblico il 6 dicembre 2024. Curata da Pippo Ciorra con Angela Parente, in collaborazione con Autostrade per l’Italia, l’esposizione svela come le autostrade abbiano plasmato il paesaggio, la società e l’immaginario di un intero paese. L’autostrada italiana non è solo un’infrastruttura: è il filo che intreccia modernità e memoria, connettendo luoghi, persone e storie. Con gli slanci eroici del Novecento, l’accelerazione produttiva del dopoguerra, gli scenari ecosostenibili del futuro, la mostra è un invito a riscoprire l’Italia come l’hanno vissuta milioni di viaggiatori, nel corso delle varie epoche. Dall’ambito “Grand Tour” sette/ottocentesco, passando per la letteratura il cinema e la televisione, il nostro paese rappresenta da secoli una meta sognata dai viaggiatori di tutto il mondo. Un sogno reso non solo possibile, ma alla portata di tutti proprio grazie alle autostrade. Tra progetti d’archivio, fotografie d’autore, mappe in evoluzione e immagini iconiche, la mostra accompagna il visitatore lungo uno spettacolare itinerario spazio-temporale, fatto della storia delle autostrade ma anche dei suoi luoghi e temi ricorrenti. Le quattro sezioni della mostra celebrano infatti il ruolo dell’autostrada come protagonista della vita quotidiana e della narrazione collettiva. La rete è il cuore del progetto secolare delle autostrade, che hanno come principale obiettivo quello di avvicinare le persone e le storie. Il processo di completamento della rete autostradale viene qui illustrato dai documenti, le immagini fotografiche e in movimento, mappe, carte turistiche, progetti e disegni reperiti nei ricchi archivi della Società Autostrade, nella collazione MAXXI Architettura e Design Contemporaneo e negli archivi e studi dei numerosi prestatori.
La sezione viaggio è una riflessione su ciò che viene offerto allo sguardo del viaggiatore – una specie di comfort estetico - all’interno del percorso e dei servizi autostradali. In una sequenza sempre più curata e consapevole, fatta di microarchitetture, aree di sosta e punti di ristoro. Da Giovanni Michelucci a Jean Nouvel, anche l’architettura d’autore è protagonista di una sezione della mostra. Cantine, ponti e stazioni ferroviarie, sedi aziendali, campus produttivi disegnati e realizzati da grandi firme dell’architettura hanno cominciato nel corso del tempo e continuano ad addensarsi intorno al tracciato dell’autostrada, riprendendo quel filo di ambizione architettonica inaugurato molti anni fa. Un’architettura quotidianamente presente nella vita delle persone, visibile sia da chi è dentro l’autostrada che da chi le è solo vicino, molto più di una semplice scenografia dinamica. Le visioni fotografiche di Iwan Baan catturano dall’alto, grazie a una serie di ricognizioni in elicottero, l’essenza del paesaggio autostradale. La tecnologia e la consapevolezza ambientale saranno i caratteri principali delle autostrade di domani, qui raccontate dalle concrete proposte green firmate dallo studio di Renzo Piano (RPBW) e dalle visioni oniriche di Emiliano Ponzi. Così Italia in movimento. Autostrade e futuro non è solo una celebrazione dell’ingegno, ma un omaggio al viaggio come metafora della vita: un ponte tra passato e futuro, tra luoghi distanti e le storie che li abitano, tra il quotidiano e il domani.
La galleria 3 del MAXXI ospita un percorso espositivo che si articola in quattro sezioni tematiche, per permettere al visitatore di ripercorrere i momenti salienti dalla nascita della rete autostradale. Dalla costruzione della prima autostrada alla mappatura capillare di tutto il territorio nazionale, l’allestimento regala un’immersione nel paesaggio che circonda le principali tratte autostradali attraverso immagini panoramiche, catturate durante i voli fotografici in elicottero commissionati ad hoc per la mostra. Il percorso esplora con cautela e curiosità anche la possibile autostrada del futuro, attraverso un progetto a cavallo tra pittura e graphic novel. Il progetto di allestimento tenta di ragionare sul rapporto tra display e contenuto cercando di potenziare il racconto della mostra attraverso un’esperienza vicina a quella del viaggio in autostrada. La galleria 3, caratterizzata da una crescita progressiva del piano espositivo, si articola lungo un percorso differenziato e dai forti contrasti, con spazi fluidi prima ampi e luminosi e poi stretti e in ombra.
L’allestimento dialoga in questo modo con le qualità architettoniche della galleria, utilizzando elementi propri del paesaggio autostradale per farne dispositivi allestitivi. La prima sala, all’ingresso del Museo, è dedicata alla Rete autostradale e alla sua storia. I visitatori vengono accolti da due plastici iconici: l’originale del progetto della A1 Milano-Napoli risalente al 1964, anno di inaugurazione, e quello del viadotto Aglio, un’infrastruttura simbolo dell’Autosole per complessità realizzativa. Il secondo spazio è dedicato al Viaggio per sottolineare il valore dell’autostrada non solo come congiunzione tra regioni e città ma come esperienza antropologica ed estetica a se stante, fatta di spazi e strutture accoglienti e spesso “firmate”. Nello spazio dedicato all'architettura d'autore si sottolinea l’importanza dell'autostrada come spazio che la accoglie. Da Giovanni Michelucci a Jean Nouvel, passando per Santiago Calatrava e Guido Canali di Canali Associati, sono molte le grandi firme dell'architettura che si addensano intorno al tracciato dell'autostrada. Sono sospesi nello spazio dell’ultima terrazza i 74 scatti del fotografo olandese Iwan Baan, che da Nord a Sud ha immortalato dall’elicottero l’intera rete gestita dal Gruppo ASPI e la sua integrazione nel territorio. Affacciato sul piazzale, il braccio vetrato della galleria guarda al futuro e alle tecnologie. Un futuro visionario grazie alle sperimentazioni in corso presso lo studio di Renzo Piano (RPBW) e alla narrazione delle 10 illustrazioni di Emiliano Ponzi.
Foto dell'allestimento di Cosimo Trimboli