Grandi Maestri della Fotografia. André Kertész

  • Autore/Autrice: André Kertész
  • Curatore/Curatrice: Gabriella Csizek
  • Data Inizio: 19.09.2024
  • Data Fine: 22.11.2024
  • Dove: Accademia di Ungheria in Roma
  • Indirizzo: Via Giulia, 1 - Palazzo Falconieri
  • Orari: lunedì - venerdì 09-19.30, sabato 11-13.30 / 14.30-19.30
  • Ingresso: libero
  • Tel. / Mob.: 06.68896700
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Descrizione Evento:

     

    Dopo Robert Capa arriva in via Giulia un altro illustre fotografo di origine ungherese André Kertész.
    Nell’ambito della serie intitolata “Grandi Maestri della Fotografia” promossa da questa Accademia, giovedì 19 settembre, alle ore 20.00 presso la Galleria del Palazzo Falconieri si terrà il vernissage della mostra fotografica dedicata ad un altro genio della fotografia del ‘900, ovvero ad André Kertész.

    L'esposizione, a cura di Gabriella Csizek, presenterà una ricca selezione di foto della collezione del Museo commemorativo André Kertész di Szigetbecse, nonché degli oggetti personali provenienti dalla casa newyorkese del celebre fotografo d’origine ungherese.
    La mostra realizzata in collaborazione con il Museo commemorativo André Kertész di Szigetbecse, il Robert Capa Contemporary Photography Center di Budapest ed l'Accademia d’Ungheria in Roma, con il sostegno del Ministero della Cultura e Innovazione ungherese, resterà aperta al pubblico fino al 22 novembre 2024.

    "Nella sua opera, l’ungherese André Kertész diede vita ad un universo tutto suo, in cui gettò le basi dell’approccio del linguaggio fotografico moderno. Attraverso le sue fotografie, ci insegna fino alla fine dei tempi la necessità e la gioia elementare di creare immagini nonché i principi fondamentali dello stesso mezzo. “La fotografia è la mia sola lingua”, diceva Kertész, ed in effetti ne aveva una padronanza come nessuno prima di lui.
    Nelle sue immagini liriche la soggettività ed il modernismo vanno a braccetto. Le sue fotografie profondamente umaniste e personali, ma allo stesso tempo portatrici anche di messaggi universali parlano a tutti. Includono in se stesse l’esperienza del “vedere”, la gioia dello scatto, la magia della scoperta, ma anche i piccoli miracoli della vita reale. Le sue fotografie sono opere d’arte autonome, naturali, pulite, ma anche potenti e perfette nella loro semplicità. Nelle sue immagini la peculiare unità della forma e del significato rivela come l’estetica non possa esistere senza l’etica.
    Fin dalla sua infanzia Kertész si preparò consapevolmente a divenire fotografo e a sperimentare la gioia di creare immagini. Ancor prima di poter prendere in mano una macchina fotografica, aveva già scattato delle foto d’interni, quindi all’epoca delle sue prime fotografie disponeva già delle capacità necessarie di poter produrre delle composizioni. Era un fotografo nato: sapeva cosa voleva ed era consapevole di avere l’approccio giusto tra le mani. La sua macchina fotografica l’aveva adoperata per lunghi decenni a mo’ di diario visivo immortalando tutto ciò che gli destava curiosità: la propria vita, se stesso, la sua compagna, i suoi amici, i suoi spazi personali e il mondo che lo circondava. Gli avvenimenti della sua vita e le sue emozioni si trasformavano organicamente in immagini, catturate con la precisione di un osservatore acuto e sensibile. Kertész operò affinché la sua opera fosse legata a due continenti (Europa e America) e a tre Paesi (Ungheria, Francia e Stati Uniti d’America). Sebbene il meritato successo internazionale sia arrivato troppo tardi, egli divenne tuttavia uno dei fotografi più celebri al mondo, e non solo in ambito professionale; alcune delle sue fotografie iconiche divennero difatti opere emblematiche della cultura contemporanea.
    Le fotografie esposte nell’ambito della mostra Grandi Maestri della Fotografia- André Kertész – sono il frutto di una selezione effettuata dallo stesso artista al tramonto della propria vita, come dono per la città che gli aveva regalato delle esperienze uniche nell’infanzia e gli aveva dedicato il Museo commemorativo André Kertész. La presente retrospettiva, a cura dello stesso artista, comprende non solo le immagini legate a Szigetbecse, bensì anche le fotografie più note dell’opera omnia di Kertész, offrendo agli interessati una panoramica unica dell’operato dell’artista di fama mondiale". (Gabriella Csizek, curatrice)