In occasione dei festeggiamenti per il Pride Month, a partire da lunedì 10 giugno 2024 bar.lina è lieta di ospitare la doppia personale di Chiara Pirovano e Ewa Thorslund dal titolo “I am the whole shapes the world takes” che si pone come obiettivo un’indagine approfondita sul genere e l'identità in due media - pittura e fotografia - due nazioni - Italia e Svezia - e due progetti distinti che per l’occasione si incontrano e trovano i punti di convergenza. La mostra è patrocinata dal SanLo Pride, il pride del quartiere di San Lorenzo.
La collaborazione tra Ewa Thorslund e Chiara Pirovano rappresenta la convergenza di due visioni artistiche uniche, unite dalla comune volontà di esplorare i temi del genere e dell'identità. Ewa Thorslund concentra il suo lavoro sugli individui più anziani, esplorando il loro rapporto con se stessi e il proprio corpo, mentre Chiara Pirovano cattura con la sua arte le emozioni e le sfide dei giovani non conformi al genere. Questa collaborazione si distingue per la fusione di esperienze che attraversano generazioni e background geografici diversi, mette in luce le sfide universali dell'esistenza e della sopravvivenza.
La loro sinergia artistica prende vita attraverso la storia di Ann-Christine Ruuth, una figura la cui esperienza ha profondamente colpito entrambe le artiste. Ann-Christine ha vissuto una transizione di genere in un momento della vita considerato socialmente difficile, affrontando inoltre le sfide di una professione conservatrice come quella di sacerdote in Svezia. La sua determinazione nell'abbracciare la propria identità, nonostante le difficoltà familiari e sociali, ha ispirato Ewa e Chiara a ritrarla e a incorporare la sua storia nelle loro narrazioni artistiche. Insieme, Ewa Thorslund e Chiara Pirovano intraprendono un viaggio collaborativo con l'obiettivo di ispirare empatia, comprensione e accettazione. In un mondo segnato dalla diversità e dalla discriminazione, la loro arte si propone di sensibilizzare e promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide e delle esperienze vissute dalle persone di ogni età e provenienza.
Chiara Pirovano, fotografa documentarista e artista visuale, intraprende un viaggio di advocacy sociale attraverso la sua arte. Con un focus sulle questioni di genere come rappresentazione, identità e discriminazione, cattura i ritratti intimi dei giovani non conformi al genere, offrendo uno sguardo sulle loro vulnerabilità ed emozioni. Ispirata da anni di ricerca femminista e riflessione personale, Chiara cerca di sfidare i binari sociali e favorire un senso di accettazione e appartenenza. Sotto forma di diario, "Dear Gender" mira a prendersi cura dei pensieri e delle esperienze dei suoi soggetti, fungendo da ascoltatore che supporta i nostri percorsi di autodeterminazione.
Ewa Thorslund è una pittrice, scrittrice e giornalista svedese. La sua ricerca è guidata dalla ricerca dell'autoespressione e dell'autenticità. Con quattro mostre all'attivo, tra cui una significativa durante il Malmö Pride nel 2022, il lavoro di Ewa esplora il genere e l'identità attraverso una potente collezione di ritratti. I suoi soggetti, ritratti nei loro ambienti naturali, guardano solitamente verso di noi, invitando lo spettatore a immergersi più a fondo nelle loro emozioni per cogliere le complessità dell'esistenza umana, le forze e le fragilità, sfidando le norme sociali.
Roma, giugno 2024
Ewa Thorslund - è una pittrice, scrittrice e giornalista svedese che esplora in modo evocativo il genere e l'identità. Con la sua arte esposta in quattro mostre in tutta la Svezia, inclusa Malmö Pride 2022, il lavoro di Ewa riflette un profondo impegno per l'autenticità e l'autoespressione. La sua arte nasce dalla volontà di creare un dialogo tra sé stessa e i suoi soggetti, invitando gli spettatori in un regno di introspezione ed empatia.
Chiara Pirovano - è una fotografa documentarista e artista visiva italiana. Dopo la laurea in Politica Globale, ha iniziato a sostenere il cambiamento sociale attraverso la fotografia e i multimedia. Concentrandosi su genere, rappresentazione e identità, esplora le complessità dell'identità e della rappresentazione. Attraverso il suo obiettivo, Chiara mira a normalizzare la diversità dell'essere e il potere della vulnerabilità. Il suo ultimo progetto, “Dear Gender”, mira a narrare le sfide di decidere di non conformarsi alle norme di genere esistenti attraverso gli occhi di diversi giovani italiani.