dal 17.05.2024 al 15.07.2024
Noema Gallery
Continua la programmazione delle esposizioni d’arte da Noema Gallery con la formula inaugurata di recente del “dialogo visuale” tra artisti che, utilizzando un mezzo espressivo diverso (in questo caso fotografia per uno e pittura per l’altro), si confrontano su un tema comune.
Massimo Barlettani e Marco Girolami ritraggono fiori ma, se ci soffermiamo a osservare attentamente, ci rendiamo conto che i fiori sono un espediente per raccontarci qualcos’altro. Non è il ritratto di un tulipano o di una rosa ma è il fermarsi del tempo. Osservando queste immagini infatti il tempo rallenta, quasi si ferma, come se gli autori ci prendessero per mano e ci portassero in un mondo dove regna la bellezza, ma dove il fiore non assomiglia esattamente a quello che vediamo nei campi o nei vivai, è diverso, sfumato, reinterpretato nei colori e perfino nel portamento.
Girolami, fotografo ritrattista, sembra voler fare un ritratto in primo piano al fiore. E’ evidente che padroneggia abilmente la materia, sa bene come fotografare, come illuminare, come rendere il lavoro prezioso anche con la tecnica di stampa. Le sue immagini nascono da una profonda ricerca estetica, da riferimenti culturali di vita e di bellezza che fungono da principio ispiratore e che le rendono incredibilmente diverse da un semplice “ritratto”.
Barlettani, pittore da sempre, dipinge fiori “che poi fiori non sono”, come lui stesso afferma, ma sono concetti, elementi naturali di bellezza e fragilità della vita. Sono capolavori della natura che lui dipinge interpretando per cercare di catturare piccoli particolari che spesso passano inosservati. Il desiderio è di dare un senso alle piccole cose a cercare un significato della vita dove spesso si nasconde, attraverso sfocature, dissolvenze e incidenti inaspettati quali colature, schizzi, interferenze che rendono più interessante il suo lavoro.
Il risultato per entrambi è quello di farci immergere in un giardino immaginario fatto di forme sinuose, colori a volte accesi a volte sfumati, atmosfere quasi surreali, dove il dettaglio cromatico si accentua sullo sfondo a contrasto che ne esalta l’essenza, dove pare quasi di percepire un “rumore” di fondo che si materializza nella tecnica fotografica e pittorica così elaborata. E, in questo giardino meraviglioso, tutti noi siamo invitati a rallentare, a guardare “osservando”, a dare un senso alle cose partendo dai piccoli particolari. L’invito di questi fiori è di guardare nelle pieghe della vita cercando di darne un significato prezioso.
Nonostante i due artisti si esprimano con tecniche differenti, sono comunque accomunati dal mezzo fotografico, dall’esperienza nel mondo professionale pubblicitario e della comunicazione e ritraggono fiori che devono essere vivi, non appassiti, per poi, con l’elaborazione digitale, estraniarli dal contesto alterando l’ambiente circostante d’origine, ed elevarli a capolavori carichi di significato.
Ecco allora che con questa esposizione siete tutti invitati in un luogo nuovo, in questo giardino straordinario fatto di fiori che ci inducono alla lentezza dell’osservazione e che ci rivelano la profonda connessione con tutte le forme della natura, dove i fiori sono solo strumenti per aiutare il pubblico a perdersi per poi ritrovare la propria voce interiore.
MASSIMO BARLETTANI
Massimo Barlettani è nato a Volterra nel 1956 e oggi vive e lavora a Cerreto Guidi.
Nel 1989 ha fondato l’agenzia di pubblicità B&A. Ha vinto numerosi premi per la creatività. Si è occupato di editoria d’arte e, con la “Zeta Scorpii Editore”, ha ideato e pubblicato decine di volumi. Il contatto professionale continuo con fotografi ed artisti internazionali lo ha portato a sviluppare una sensibilità molto particolare.
La sua ricerca artistica si è sviluppata con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali. Dal 2012 sta sviluppando una ricerca sul tema della vita e della sua rappresentazione simbolica attraverso rarefatte immagini floreali.
Ha esposto in prestigiose gallerie d’arte e sedi istituzionali sia in Italia che all’estero, Per alcuni anni è stato un collaboratore di “Arte In” con una rubrica fissa dal titolo “il dito nella marmellata” dove ha espresso la sua opinione sulle tendenze e le contraddizioni dell’arte contemporanea.
Le opere di Massimo Barlettani sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.
MARCO GIROLAMI
Marco Girolami è un fotografo specializzato in fotografia di moda, ritratto e pubblicità.
La sua carriera è iniziata come assistente alla regia nel cinema, dove ha studiato
e ha imparato diverse tecniche di ripresa.
Realizzando la sua passione per la fotografia, ha cominciato a fotografare la gente
e la vita contemporanea, con grande enfasi narrativa.
Le sue prime immagini sono caratterizzate da una preferenza per i film in bianco e nero, e questa tecnica si può notare in una buona parte delle sue opere.
Nel 1985, dopo essersi diplomato all’IED di Roma ha iniziato a collaborare con le agenzie pubblicitarie più importanti in Italia e all’estero. Negli ultimi anni, ha trascorso la sua vita lavorativa tra Roma, Milano, Londra, Parigi e New York.
Tra i tanti personaggi che ha fotografato possiamo citare Spike Lee, Brooke Shields, Pedro Almodovar, Roy Scheider Alessandro Michele, Pierpaolo Piccioli, etc…
Nel 2015 ha scritto e diretto il suo primo documentario “La Via Interiore – Meditazione
a Rebibbia”. Attualmente vive a Roma e continua a lavorare nella moda, campagne pubblicitarie, ritratti di celebrità e media commerciali.
NOEMA GALLERY
La galleria d’arte è stata creata nel 2013 a Milano da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni con l’intento di far conoscere e promuovere la cultura della fotografia contemporanea d’autore, traghettandola oltre il circuito di intenditori e appassionati. Nel 2022 ha aperto la sua sede permanente nella Capitale, nello storico rione romano di Prati.
Una galleria-laboratorio con l’allure artigiana e informale della boutique artistica di quartiere – per un archivio di scatti raccolto in quaranta metri quadri incastonati nella
Città Eterna, a due passi dallo scenario sontuoso del Vaticano – che rivolge e allunga lo sguardo verso il mondo. Uno spazio espositivo dalle pareti alte più di cinque metri dipinte di bianco assoluto con un angolo rosso mattone caldo arricchito con mobili e oggetti di design mid-century (anch’essi in vendita) pronto a rimodularsi continuamente al servizio di immagini e progetti artistici firmati da una scuderia di venti autori di razza, fortemente diversi tra loro ma legati da una profonda matrice culturale comune.