Un percorso espositivo che esplora il profondo vincolo che lega la comunità yezida della Regione Autonoma del Kurdistan in Iraq ai luoghi sacri ancestrali.
Il mosaico di volti e paesaggi dispiega la memoria di una tradizione autoctona che ha profonde radici nella storia culturale dell’area, ma che a causa del suo particolarismo religioso è stata oggetto di emarginazione e violenza. In questo contesto lo spazio sacro possiede una connotazione del tutto speciale rappresentando il fulcro dell’identità yezida, elemento connettivo tra individuo e territorio, scrigno di continuità devozionale e rituale.