dal 22.02.2024 al 24.07.2024
Gaggenau Design Elementi
“E’ solo un fiore?” Gaggenau, in collaborazione con Cramum, presenta “Deep Blossom”, personale di Ingar Krauss
Con "DEEP BLOSSOM" lo storico brand di lusso Gaggenau offre al pubblico l'opportunità di immergersi nelle nature morte che hanno reso celebre Krauss a livello internazionale. Le opere esposte, scatti analogici stampati in bianco e nero, sono trattate con l'antica tecnica fiamminga della velatura a olio e sono custodite in teche lignee create dallo stesso artista. Il risultato è un'immagine a colori tridimensionale, quasi scultorea, ma al contempo eterea, che non può che incantare lo spettatore, invitandolo a riscoprire con meraviglia ciò che lo circonda: i protagonisti del sogno catturato da Krauss sono semplici fiori provenienti dal giardino della sua casa in campagna al confine con la Polonia, diventata il rifugio dell'artista dopo il clamore del successo del Leica Prix vinto nel 2004.
In questo spazio suggestivo, nel cuore di Roma, il programma culturale promosso da Gaggenau e Cramum continua a esplorare la bellezza intrinseca nella materia raccontata dai più innovativi artisti al mondo. Le immagini essenziali, raffinate e sospese di Krauss si integrano armoniosamente con gli elementi minimali di design di Gaggenau, trasformando lo spazio in un'oasi di serenità al di là del tempo e del rumore urbano.
Ingar Krauss, fotografo autodidatta nato nella Berlino Est, continua a sorprendere con la potenza e l'intensità delle sue immagini. Il percorso espositivo "Deep Blossom" pone al centro la luce, utilizzando i fiori come pretesto per esplorare la complessità e la “profondità” della realtà circostante, enfatizzata da una luce sempre radente. La tecnica della velatura, ispirata dalla pittura fiamminga e da Caravaggio, conferisce alle immagini un'unicità tridimensionale quasi materica.
Nel mondo sovraffollato del grande formato della fotografia contemporanea, Krauss difende la bellezza del "piccolo", sottolineando la concentrazione di densità che si adatta perfettamente ai soggetti ritratti e li rispetta. La sua fotografia va oltre il mero trasferimento di immagini su carta; rappresenta l'essenza stessa dell'artista di fronte all'obiettivo, un regista che guida i fiori come attori su un palco.
Come spiega il curatore, Sabino Maria Frassà, "Questa mostra coglie uno degli elementi fondamentali dell’arte di Ingar Krauss: il suo modo di guardare e condividere una visione alternativa del mondo: siamo sicuri di star guardando un semplice fiore? Le nature morte di Krauss rappresentano, infatti, una filosofia di vita, un richiamo a riconoscere la "profondità", la magia e la “sacralità” delle piccole cose. Di fronte a queste immagini, abbandoniamo ogni tentativo di interpretazione razionale del reale e ci lasciamo trasportare in una meravigliosa fioritura di emozioni al di là del tempo e dello spazio. È la magia dell’arte più autentica, creata non per il mercato, ma per una necessità: questa nuova materia fatta di luce, natura e immagine è la voce di un artista tanto schivo e riservato quanto immenso nella capacità di portare avanti la fotografia nella contemporaneità."
Ingar Krauss è un fotografo e artista tedesco. E' nato a Berlino Est nel 1965. Vive e lavora tra Berlino e una tenuta nella campagna al confine con la Polonia. Dopo aver lavorato a lungo in un ospedale psichiatrico diventa un fotografo negli anni Novanta. Autodidatta, vince il Leica Prix nel 2004 e nel 2005 anche grazie al libro ‘Portraits’ (Hatje Cantz) raggiunge fama internazionale. Da allora ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra cui alla Hayward Gallery di Londra, al Musée de l’Elysée di Losanna, al Palazzo Vecchio di Firenze e al MACRO di Roma, Frangit Nucem a Palazzo Isimbardi di Milano e Vitreus al Gaggenau DesignElementi Hub di Milano.
Le opere di Krauss si trovano in collezioni private e pubbliche in tutto il mondo, tra cui la Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck; la Ordóñez-Falcón Photography Collection di San Sebastián; The John Kobal Foundation di Londra; le americane Bowdoin Museum of Art di Brunswick, Margulies Collection di Miami, Vince Aletti Collection di New York, USA, Sir Elton John Collection di Atlanta. la Collezione Hermès di Parigi; la Collezione Cees Dam di Amsterdam; le tedesche Collezione Michael Loulakis di Francoforte sul Meno e la Berlinische Galerie di Berlino.
© Francesca Piovesan, courtesy l’artista, Cramum Gaggenau