dal 13.09.2023 al 15.10.2023
Interzone
Mercoledì 13 Settembre 2023, nel contesto di “Come un fiume che non ha paura di diventare mare” rassegna organizzata al Nuovo Cinema Aquila di Roma, INTERZONE GALLERIA presenta la mostra "You're Niente!" GREGORY CORSO PHOTO POETRY ROME 1989, omaggio alla figura del poeta americano beat Gregory Corso.
Gregory Corso (1930 – 2001) è stato, assieme ad Allen Ginsberg, uno dei poeti statunitensi della Beat Generation più influenti del XX secolo.
Più di dieci raccolte di testi poetici, espressi anche in numerosi readings e letture radiofoniche, in pittura e CD/LP di spoken music recordings, ma la forma poetica di Gregory Corso come fotografo è praticamente sconosciuta.
"You're Niente!" GREGORY CORSO PHOTO POETRY ROME 1989 mette in mostra le foto scattate da Gregory durante l’ultimo periodo di frequentazione romana. Una cinquantina di scatti fotografici inediti della fine degli anni 80 che ci offriranno forse nuovi spunti sui processi artistici e creativi del poeta italo americano.
Scrive Michele Corleone, curatore della mostra assieme a Dario Bellini: «...le fotografie di Corso mancano di qualsiasi riferimento citazionista ad altri fotografi o generi fotografici[...] Il suo sguardo – come la sua poesia – è genuino, urgente, naïf, aderente al vero e all’attimo osservato. Gregory, fotografando, registrava ciò che notava, che lo assaliva. Ha seguito l’insegnamento di William Burroughs quando affermava che si doveva fare della macchina fotografica i propri occhi e di immortalare ciò che essi riescono a afferrare dell’insieme generale.»
Nella mostra a INTERZONE GALLERIA, le fotografie che il poeta Gregory Corso catturava girando per la capitale, raccontando la sua vita di tutti i giorni, soffermandosi con il suo sguardo tra scene di vita quotidiana, paesaggi e amicizie: i caffè e i vicoli di Trastevere, gli habitué, gli intellettuali e le figure ai margini di una Roma fine anni 80.
Racconta Dario Bellini «...gli “anni di piombo” erano passati da un po’, ma non troppo e ancora girava l’eroina, in motorino scippavano i turisti e ancora si rubavano le autoradio dalle macchine». Verso la fine degli anni ’80 Gregory Corso lascia Roma «in quelle ultime settimane romane qualcuno gli aveva regalato una piccola Kodak Instamatic rossa. Per un paio di settimane era stato il suo punto di vista fotografico...».
Corso con la sua macchina fotografica Kodak Instamatic caricata con rulli da 35mm bianco e nero, abbraccia i volti di sconosciuti e quelli di amici e compagni di vita, incrocia lo sguardo del poeta attore Victor Cavallo e quello della poetessa Amelia Rosselli, e dell’amico musicista Francis Kuipers. Racconta pezzi di città e momenti di intimità, tutto con la sua dolcezza poetica. «Le sue fotografie sono in sintonia con la sua poesia, con lo sguardo beat più romantico, senza rifiutare di cogliere il malessere di un mondo rovinoso e pieno di contraddizioni».
Fanno da supporto alle fotografie esposte ― in parte stampe vintage realizzate con provini a contatto che ricordano nello tecnica gli sviluppi dei laboratori dei grandi magazzini americani dove Allen Ginsberg portava i suoi primi rullini fotografici scattati con una Kodak Retina di seconda mano ― un corpus di poesie originali inedite di Gregory Corso come “Coliche e vecchi amori a Roma” racconto sfrontato e imprevedibile sulla città; bozze di poesie degli anni 90 scritte in Italia; la macchina da scrivere Olivetti lasciata da Gregory a Roma in via Cappellari; pensieri strappati e lunghi rotoli telex dei suoi messaggi agli editori a New York. Inoltre si potranno vedere una piccola scelta di disegni originali di Gregory Corso di proprietà di collezionisti italiani, e ritratti fotografici realizzati a Gregory Corso da Dario Bellini e Michele Corleone.
Durante la serata di inaugurazione della mostra di Roma a INTERZONE GALLERIA, verrà stabilita una connessione audio-video in tempo reale con una mostra complementare a Woodstock (New York) negli spazi di Mothership Gallery, dove si terranno letture e testimonianze di amici e poeti (Ed Sanders, Andy Clausen Shiv Mirabito, Brenda Coulter, Charles Stein...).
Da Venerdì 15 a Domenica 17 Settembre, negli spazi del NUOVO CINEMA AQUILA (via Aquila 66/74, a 100 metri da Interzone Galleria) si terranno la rassegna “Come un fiume che non ha paura di diventare mare” happenings di poetici italiani (Davide Cortese, Gino Scartaghiande, Antonio Veneziani) che leggeranno testi di Gregory Corso, il concerto live del musicista Francis Kuipers ― caro amico di Gregory con cui realizzarono il disco di spoken word “Gregory Corso with the music of Francis Kuipers 1988” ― assieme a performance e letture di Alessandra Vanzi. Inoltre verranno proiettati filmati con Gregory Corso protagonista e alto materiale sulla Beat Generation [“CORSO The Last Beat” film documentario di Gustav Reininger (Stati Uniti, 2009, 89', con la narrazione del Premio Oscar Ethan Hawke) - “Pull My Daisy” film di Robert Frank (Stati Uniti, 1959, 28’) - “Gregory Nunzio Corso “flashback forwards” in Rome 1989/2001” documentario di Dario Bellini (Italia, 2023, 25’)].
Michele Corleone e Dario Bellini saranno presenti al vernissage della mostra Mercoledì 13 Settembre dalle 19 alle 22 a INTERZONE GALLERIA (Via Macerata 46).
Giovedì 14 Settembre a INTERZONE GALLERIA alle ore 18, si terrà il book signing del libro “You’Re...niente!” GREGORY CORSO PHOTOGRAPHER edito da INTERZONE GALLERIA (Softcover 1st edition 2023, limited edition 150 copie).
Gregory Nunzio Corso (1930 – 2001) poeta statunitense di origine italiana, è stato uno dei poeti simbolo della Beat Generation. Dopo una prima giovinezza trascorsa in povertà, e anche in prigione, viaggiò in Messico, in America Meridionale e in Africa e nel 1955 pubblicò “The vestal lady on brattle”, il suo primo libro di poesie. Con la partecipazione ai "poetry readings" di San Francisco del 1956 si inserì nel gruppo dei poeti beat. In “Happy birthday of Death” (1960) Corso rappresentò in tono ironico e grottesco l'orrore della condizione umana nell'era della bomba atomica e in “Gasoline” (1958) quello del mondo industriale e delle grandi città frenetiche, un orrore che la poesia americana aristocratica e accademica non aveva mai espresso con tanta immediatezza e violenza. I suoi viaggi in Francia e in Italia gli ispirarono invece poesie colte, come descrizioni di quadri celebri di Giotto, Botticelli e Paolo Uccello (Long Live Man, 1962). Sue opere: The Vestal Lady on Brattle and other poems (1955), Gasoline (1958), The Happy Birthday of Death (1960), Early poems (1960), The American Express (1961) (romanzo), Long Live man (1962), Elegiac Feelings American (1970), Herald of the Autochthonic Spirit (1981), Dove mai casa (1987), Mindfield: New and Selected Letters (1989), An Accidental Autobiography: Selected Letters (2003), The Whole Shot: Collected Interviews (2015), Collected Playes (2021), The Golden Dot (1922). Discografia: "Junge Amerikanische Lyrik" (LP 7", 1961), "Allen Ginsberg, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Andrei Voznesensky – None" (LP, 1965), "Gregory Corso, Vittorio Gassman – Bomba" (LP 7", 1967), "The World's Greatest Poets Vol. I" (LP, 1971), "Disconnected (The Dial-A-Poem Poets)" (LP 12", 1974), "Gregory Corso & Francis Kuipers" (LP, 1989), "Gregory Corso – Die On Me" (CD, 2002), "The Beat Generation 10th Anniversary Presents: The Three Angels - Original" (LP, 2011), "Gregory Corso – The Poetics Of The Voice" (CASSETTE LIMITED EDITION, 2018), "The Gold Standard" (LP 12", 2019), "Words & Music, Book One" ( LP, Limited Edition White, 2021). E' sepolto a Roma al cimitero acattolico.