A partire dalle immagini fotografiche in bianco e nero, il prodotto monocromo è sempre inteso come astrazione della realtà rappresentante determinati livelli della percezione umana, del visibile e non, attraverso i quali cogliamo informazioni del rapporto dell'uomo con il mondo.

Sarà forse perché la fotografia improntata su un'unica scala cromatica fa parte della storia antica di questa tecnica, oppure perché lo scatto è inestricabilmente legato alla dimensione del ricordo... con la mostra Monochromes apriamo un vaso di Pandora dove la dimensione mnemonica e quella astratta sono i principali punti di riferimento cui guardare.

Le fotografie, i lavori grafici e i video in mostra allo spazio Millepiani di Roma dal 15 Settembre al 18 Ottobre costruiscono un percorso monotonale a più livelli: estetico, più prettamente visuale, contenutistico ed emotivo. Le opere qui esposte sono raccolte e selezionate in virtù della monocromia che le accomuna, ma in realtà hanno un legame reciproco molto più profondo.

Artisti

15 – 27 Settembre

Aleš Jungmann, Alireza Azizi, Anne Raasch, Daniel Brothers, Diane Givry, Erin Rademacher, Jon Moore, Maria Drakaki, Marta Anti, Marta Checchetti, Richard Luxton, Robert Preslava, Wioletta Golebiewska, Xidong Luo, Yahya Abdullah

28 Settembre – 9 Ottobre

Amy Bloomfield, Andres Anastasio, Angelika Berndt, Djemma Sattar, Erin Ryan Stelling, Hadis Rezayati, Ian M, Ines Cela, Jennifer Petzold, Joëlle Cabanne, Josie Watson, Kayla Cochran, Ken Evans, Ksenia Fetisova, Mariia Zelenova, Marina Gladysheva, Matej Machacek, Michael Waldo Foeller, Mikhail Banifatov, Naomie Cézar, Tina Hendberg, Viky Möllenkamp

10 – 19 Ottobre

Andrii Bulavka, Claire Tomkiw, David Tiefenthaler, Dr. Boda Szilvia, Francesco Brigida, Harry Carter, Kevin Jackson, Lauren Aristizabal, Liana Asol, Makenzie Hillegass, Marija Šurina, Michał Amerek, Minta Samiei, Mona Freudenreich, Nathan Allen Wilkinson, Pierre Banoori, Quentina Lynchberg, Raquel Villar Hernández, Rick Bogacz, Robert Crawford, Rouven Kurz, Savannah Stohler, Stanislav Martynenko, Zachary Zavorskas